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Paolo non scrive a Corinto per ragioni catechetiche o dottrinali, ma per rispondere ad alcuni precisi quesiti postigli dalla comunità cristiana, a motivo di incomprensioni generatesi tra le sue fila dopo la partenza dell'Apostolo alla volta di Efeso. Attraverso questi testi, che non si presentano quale trattazione completa del messaggio cristiano, ma piuttosto come un susseguirsi di spunti più o meno sviluppati, è tuttavia possibile cogliere i fondamenti della teologia paolina, che saranno così determinanti per la fisionomia della Chiesa delle origini. Il volume, che di 1Cor affronta i primi otto capitoli, prosegue la serie di "letture semplici" delle lettere di san Paolo aperta con la Prima lettera ai Tessalonicesi (2006) e con la Lettera ai Filippesi (2006). È strutturato in due parti: la prima offre il testo, nella versione italiana della CEI e nella versione greca originale; la seconda è dedicata al commento. L'intento dell'autore, che ha già sperimentato tali "letture" con gruppi di laici, è quello di far accostare al pensiero di Paolo le persone che possiedono un bagaglio culturale abbastanza ricco - ad esempio le nozioni di lingua greca apprese negli anni del liceo o la preparazione conseguita presso le scuole diocesane di teologia per laici ma al tempo stesso non affrontano un commento propriamente "scientifico" al testo paolino.